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MUSEO DEL BOSCACCIO ( Quaderno anno 2000 )


(....) Vi prego a concedermi di raccogliere in abbondanza i frutti di questo Giubileo ed a darmi la grazia che tutte le mie forze ed azioni siano oggi e sempre indirizzate alla maggior gloria vostra (.....) (orazione del Santo Giubileo) PAPA PIO XI      (24 dicembre 1924)

DA VEDERE




INTERNO CHIESA DI FONTANELLE  (PR) - Sant'Antonio Abate Il protettore del patrimonio zootecnico della Bassa pare si fosse comportato assai bene in occasione di gravi epidemie d'afta epizootica tra il 1862 e il 1914. Aveva perciò conosciuto tempi assai felici e aveva visto centinaia di candeline ardere ogni giorno davanti a sè. Poi, via via che le iniezioni anti afta prendevano piede, le candeline erano diminuite e ora il povero Sant'Antonio doveva accontentarsi della misera lampadina da dieci candele che Don Camillo aveva fatto sistemare davanti alla nicchia, mascherandola dentro una vecchia lampada a olio. (Don Camillo e i giovani d'oggi pag. 22)

INTERNO CHIESA DI FONTANELLE (PR) - IL BATTESIMO "Non dire stupidaggini, Don Camillo!" rispose seccato il Cristo. Se fossero senza Dio non verrebbero qui a far battezzare i figli. Se la moglie di Peppone ti avesse rifilato una sberla, te la saresti guadagnata." "Se la moglie di Peppone mi dava una sberla, io li prendevo tutt'e tre per il collo e (.....)" "E?" domandò severo Gesù. Don Camillo pag. 41 (SUPERBUR)

INTERNO CHIESA DI FONTANELLE (PR)  - S. GIUSEPPE - A distanza di anni e annorum, gli altri ripresero l'idea del Cristo lavoratore e, con l'aiuto di San Giuseppe artigiano, fecero il colpo magistrale del primo Maggio festa dei lavoratori cattolici. La vicenda conclusiva della nostra storia d'amoree di politica militante avvenne esattamente la prima volta che, nella piazza, si celebrava simultaneamente, da parte rossa e da parte bianca, la doppia festa del lavoro. (L'anno di Don Camillo) pag. 179  

INTERNO CHIESA DI FONTANELLE (PR) - IL CERO -Accendetelo davanti alla immagine della Madonna- disse il vecchio Alcibiade a Don Camillo.- Quando si va in tribunale, ci vuole sempre l'aiuto della Madonna anche se si ha ragione in pieno. Anzi, proprio chi ha ragione sembra il più incerto e impappinato perchè la verità spesso è così semplice ed elementare che pare incredibile. (Il decimo clandestino pag. 42)                              

INTERNO CHIESA DI FONTANELLE (PR)  - LA MADONNA - "Diteglielo!" ordinò con voce dura Peppone. Allora Don Camillo si inginocchiò, e sottovoce disse alla Madonna che quelle cinque grosse candele gliele offriva Peppone perchè aiutasse il suo bambino che stava male. Quando si rialzò, Peppone era scomparso. Passando davanti all'altare maggiore, Don Camillo si segnò rapidamente e tentò di sgattaiolare via,... (Don Camillo pag. 312 SUPERBUR

INTERNO SAN GENESIO S.SECONDO (PR) - PECCATO CONFESSATO - Peppone che veniva a confessarsi era un avvenimento da far rimanere a bocca aperta. Don Camillo si conpiaque. "Dio sia con te, fratello: con te che più d'ogni altro hai bisogno della sua Santa benedizione. E da molto tempo che non ti confessi?" "Dal 1908" rispose Peppone. (Don Camillo pag.37 SUPERBUR)  

SANTUARIO GESU' ADOLESCENTE -DIOLO DI SORAGNA- (PR) Edificio maestoso, a 3 navate, dotato di numerose guglie e archi rampanti,che richiamano, seppure in senso lato , l'immagine del Duomo di Milano. - La Madonnina di Milano è un'altra cosa,- rispose a uno dei pezzi grossi a Don Camillo........Quale innamorato delle cose artistiche si sarebbe mosso per recarsi in un remoto paese della Bassa a guardarsi, dalla piazza, una statua ficcata in cima a un campanile?      (Don Camillo e il suo gregge pag.112-113)

MADONNA ANNO 1993 PARIGI FRANCIA - La Madonna Nera di Grestochowa è - dicono- la più artistica Madonna del mondo, essendo stata ritratta sul vero da San Luca, vent'anni dopo la morte di Cristo, utilizzando il legno della stessa tavola sulla quale Maria si chinò nel pianto quando le fu crocifisso il Figliolo. Questa tavoletta ha una storia molto interessante perchè rimase 320 anni a Gerusalemme, 400 a Costantinopoli, 400 in Ungheria, e si trova da 770 anni a Grestochowa;  (Diario Clandestino pag. 15)

MADONNA DELLE SPINE GRAMIGNAZZO SISSA (PR) - IL FRATICELLO -Bisognava aver fede nella Divina Provvidenza,- mormorò il frate.- Con la violenza si ottiene soltanto altra violenza. il male non lo si guarisce col male. Per avere del bene, bisogna fare del bene.(....) Nel ritornare verso la chiavica vecchia, poco prima di sfociare sull'argine, notò uno stradello che si inoltrava tra i campi verso Torricella.(........) C'è un convento tra Torricella e Gabiolò. Dovevo pensarci!     (Don Camillo e il suo gregge pag. 428-430

INTERNO CHIESA DI FONTANELLE (PR) - S.MARTINO - Carità cristiana non significa dare il superfluo al bisognoso, ma dividere il necessario col bisogno. San Martino divise il suo mantello col poverello che tremava per il freddo: questa è carità cristiana. E anche quando dividi il tuo unico pane con l'affamato, tu non devi gettarglielo come si getta un osso a un cane. (Don Camillo e il suo gregge pag. 27)

INTERNO CHIESA DI FONTANELLE (PR) - FAVOLA DI SANTA LUCIA - Cesarino si alzò e, prima ancora di lavarsi, prese il lapis blù e cancellò sul calendario un altro giorno. Ne rimanevano ancora tre che poi erano due in quanto il terzo era quello famoso. Mentre si lavava con l'acqua gelata, Cesarino d'improvviso ebbe un pensiero:"e la crusca?". Era una cosa importante, ma risultava anche logico che non ci avesse pensato perchè, fino all'anno prima, tutto si era svolto laggiù, al paese dove, per trovare della crusca, bastava allungare una mano.   (Don Camillo e il suo gregge pag. 417)

GIALLO E ROSA -  Si era ormai sotto Natale e bisognava tirar fuori d'urgenza dalla cassetta le statuette del presepe, ripulirle, ritoccarle col colore, riparare le ammaccature. Ed era già tardi, ma Don Camillo stava ancora lavorando in canonica. Sentì bussare alla finestra e, poco dopo, andò ad aprire perchè si trattava di Peppone. Peppone si sedette mentre Don Camillo riprendeva le sue faccende, e tutt'e due tacquero per un bel pò. "Vecchio Dio!", esaclamò ad un tratto Peppone con rabbia. "Non avevi altro posto che venire in canonica a bestemmiare?", si informò calmo Don Camillo. "Non potevi bestemmiare mentre eri in sede".  "Non si può più neanche bestemmiare, in sede!", borbottò Peppone.   (Don Camillo pag. 321-322)

INTENO CHIESA DI FONTANELLE (PR) - I VECCHI PARROCI HANNO LE OSSA DURE - Peppone fece un balzo sulla sedia:"Lei è matto, reverendo! Quel Cristo è un'opera d'arte che appartiene al paese e rimarrà in paese". Don Camillo spalancò le braccia: "La capisco, signor sindaco. Disgraziatamente io ancora non dipendo dal suo Partito ma dal mio vescovo. Pertanto dovrò consegnare al segretario del vescovo il crocefisso e l'altare.   (Don Camillo e i giovani d'oggi pag. 108)