Sistemato
Don Camillo e ripresa la carreggiata giusta, il brik continuò
tranquillamente per la sua strada. Andava a caricare ghiaia grossa e,
in questi casi, il brik non si serviva dei depositi già preparati,
appena giù dall'argine del fiume grande, dove si poteva avere sabbia
o sgiavra eccetera a un tanto al metro cubo, ma arrivava col camion
fin sul greto dello Stivone e tirava sù lui stesso la roba a
badilate. Quando fu a un miglio dallo Stivone, sopravvenne un banco di
nebbia:
Gente così pag. 54
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Fontanelle
nella foto insegnanti e alunni della V elementare di Sissa (PR)
- PARCO
STIRONE
- Srada
argine Stirone in corrispondenza del torrente Rovacchia alla
foce.
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La
chiesina del Ponte era mal ridotta veramente. I muri e le volta
reggevano bene, ma il tetto pareva un colabrodo, l'intonaco mancava
quasi completamente, il pavimento era sconnesso, le panche andavano
sfasciandosi. Anche a voler limitare le riparazioni allo
strettissimamente necessario, occorreva un pozzo di quattrini. E per
trovare un pozzo di quattrini quanti pozzi di pazienza occorrevano?
Don Camillo provò a fare un preventivo e rimase inpressionato.
(Noi
del boscaccio ) pag. 177
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Fontanelle
- Alunni in visita di studio sul tracciato percorso breve di
Mondo Piccolo(B.F.C.C.C.1998)
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Il
territorio del comune arrivava, dalla parte di mezzogiorno, fino allo
Stivone, un torrente da quattro soldi ma che correva tra due alti
argini perchè andava a buttarsi nel grande fiume e, durante le piene,
c'era il grave pericolo del rigurgito. Dall'altra riva del torrente
incominciava il
territorio del comune di Castelpiano e,in linea d'aria,
tra il nostro borgo e quello di Castelpiano c'erano sette
chilometri. Però, se uno voleva arrrivarci per via terra, doveva
sciropparsi quasi dodici chilometri.
(Gente così pag. 210)
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S.Secondo
Fontanelle ponte Stirone
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Casa natale Giovanni Faraboli
1876-1953
Valle di San Secondo (Pr)
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Giovanni
Faraboli fu, nei primi anni del Novecento, il fondatore delle
cooperative rosse della Bassa. Era socialista. Con i compagni saliva
in camion e andava a rigettare a ceffoni oltre la via Emilia i più
violenti tra i socialisti di città che volevano portare anche nella
Bassa odio e disordine. nel ventidue brandì le asce per difendere le
cooperative dai fascisti che le distruggevano col fuoco. Fu preso,
incarcerato, processato, mandato al confino con Nenni, Saragat
e gli altri.
- Beppe
Gualazzini Guareschi editoriale
nuova (MI)
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I
galli e i cani li riconosco tutti. Sono sempre quelli, come la gente.
Alle tre chiede la barca la maestra che dice sempre "Presto,
presto" perchè ha da prendere la corriera. Alle sei viene la
lattaia. Alle sette di Giovedì e alle tre di Domenica, Gino.
- Giorgio
Torelli
(Candido 13 Aprile 1958)
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RIPRISTINO
DEL PORTO (FONTANELLE-BORGONOVO SISSA
proposta da B.F.C.C.C.
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PIAZZA
G.GUARESCHI (già C.BATTISI) proposta da B.F.C.C.C
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Salvo
la provinciale, le strade della Bassa erano tutte poco più di grossi
sentieri e ogni Giaron ragionava così "Se la strada basta appena
per me, perchè pretenderesti di servirtene anche tù? Lasciami
dormire e arrangiati!". Brutto affare svegliare un Giaron quando
dorme bocconi sul colmo del carico di ghiaia o sabbia del suo
barroccio. Brutto affare perchè tutti i Giaron erano fabbricati della
stessa stramaledetta pasta e non ci mettevano niente a tirar giù
legnate col manico della frusta o sventole col badile.
Don Camillo e il suo gregge pag. 404
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CASA
TAMBURINI AUGUSTO
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Giovannino
aha preso posto sul camioncino del suo amico Tamburini (si tratta di
un fiammante Fiat 1400 a nafta) assieme alla signora Margherita e
saluta il figlio Alberto è un ragazzo giudizioso e non ha bisogno di
raccomandazioni: sa perfettamente cosa vuol dirgli il padre. Dovrà
seguire i vari lavori in corso nella casa di Roncole e che, per
nessuna ragione dovranno essere sospesi. Tutto continuerà come se
nulla fosse. CANDIDO 6- GIUGNO - 1954
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Inpiantare
una discussione con un avversario cosi subdolo non potevo e decisi di
passare all'azione. Il giorno dopo andai dal mio amico Giovanni:
"Vorrei far macellare un maiale" gli dissi, "ci penso
io" rispose. "Ho il maiale che fa per te e l'uomo adatto per
lavorarlo. Cosa ti interessa?". Gli dissi che facesse insaccare
la carne come meglio credeva: L'unica cosa che mi interessa in modo
particolare è la cicciolata perchè si tratta di una questione di
principio. E' un mese che in casa chiedo cento grammi di cicciolata e
non riesco ad averla. -
In Famiglia
pag.521
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CASA
DELL'AMICO GIOVANNI
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Casa natale Giovannino Guareschi
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Giù
nella Bassa, Fontanelle è ancora intatto, come quando la Bassa era
una esplosione di verde, pioppi, platani, tigli, alberi da frutta,
filari di vite. Col passare degli anni, dal primo Novecento a oggi,
l'hanno pelata e adesso è un piano da bigliardo perchè nei campi i
trattori non vogliono ostacoli tra le ruote. Ma il paese non ha
sacrificato nulla ai trattori e possiede ancora l'immensa ricchezza di
un viale costeggiato da trecento tigli quasi centenari, color
smeraldo. E ai lati del viale non ci sono subito le case ma campicelli
coltivati a orto e a giardino. -
Beppe
Gualazzini Guareschi Editoriale Nuova (MI)
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PIAZZA
GIOVANNI FARABOLI già P.BALESTRIERI
proposta da B.F.C.C.C
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Il
notaio veniva da lontano ed era un uomo di poche parole. Quando vide
che Peppone tentennava e cercava di prendere le cose alla larga, tagliò
corto: -Signor sindaco- disse- quì si tratta semplicemente di
rispondere sì oppure nò. Io non sono un mediatore ma un esecutore
testamentario. -Per quanto riguarda il podere posso risponderle subito
che accettiamo- affermò Peppone-. Per quanto riguarda il monumento,
debbo prima sentire il parere del consiglio comunale e della
cittadinanza.
LO
SPUMARINO PALLIDO pag. 215
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PIAZZA
FARABOLI G.
già Balestrieri (proposta) da B.F.C.C.C
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"C'è qualche incendio?" si
informò Don Camillo alzandosi e appressandosi. "No: c'è che il
governo è un porco e allora bisogna chiamare il
popolo". Don Camillo tronò a sedersi. "Vallo a
chiamare in bicicletta il popolo. Ci metti un pò più tempo, ma fai
meno baccano". Lo Smilzo allargò le braccia rassegnato. "E
va bene". sospirò "Chi comanda fa legge. Il duce ha sempre
ragione".
Don Camillo pag.195-196
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CARTOLERIA
E STUDIO FOTOGRAFICO
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Quaderni
8
Fogli
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25
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16
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20 Fogli cc3b
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" 100
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" 50
" 150
Carte
assorbenti
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3
Quaderni
Disegno 5
Fogli
"
30
Notes
Tabelleine
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18
Libretti
Spesa
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18
Matite
colorate da
6 sezb
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150
Penne
assortite
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Bore
vera fibra
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" 500
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uso Fibra
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25
Seletti
Edelino
1947 - 48
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Insigne
letterato, giornalista e critico cinematografico. Per circa
cinquant'anni è stato un appassionato e raffinato cultore di cinema,
ha dedicato preziosi scritti quale critico sia di quotidiani,
dall'esordio negli anni trenta sulla Gazzetta di Parma ai lunghi anni
di milizia sulle pagine del Giorno, sia di periodici (era il Volpone
di Candido e Bertoldo) e quale autore di cinema (Garzanti), Francesca
Bertini e le dive del muto (Utec) e L'occhio di vetro.
(Il Formchiere)
(08-08-1990
Chi è ?) (Gazzetta di Parma)
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CASA
NATALE PIETRO BIANCHI 1909-1976
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-MARIA-
CONSERVACI INNOCENTI E PURI
- Scuola
LUIGI MARCHESI Pittore
ex
scuola materna ed elementare
proposta
(centro di lettura MONDO PICCOLO) da B.F.C.C.C LINA MAGHENZANI maestra
mamma di Giovannino Guareschi
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Quell'anno il
carnevale si presentò nel modo migliore perchè il tempo era
straordinario e così arrivò gente da tutte le parti. I carri e le
mascherate venute da fuori furono anche moltissimie un corso uguale a
quello non lo si era mai visto.
Don
Camillo e il suo gregge pag.286
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Ma
le ville che si vedono laggiù sono cose serie: grosse case quadrate
col pianterreno, il primo piano e poi i solai coi finestrini a fetta
d'anguria. Le finestre hanno la loro brava simmetria e sono messe
tutte per il verso dei cristiani, col lato più corto in basso perchè
i cristiani sono tutti col lato più corto in giù e il lato più
lungo in piedi. - Don
Camillo e il suo gregge pag. 128
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NEL
RESTAURO IL CAMINO E' RIMASTO AL SUO POSTO IN ONORE ALLO SCRITTORE
GIOVANNINO GUARESCHI Guardando da ovest è fuori posto
1980 Bertozzi Cesare |
La
strada provinciale distende il suo lucido nastro d'asfalto sopra
l'argine maestro, e ripete il pacato e disteso corso del fiume grande.
Ma le stradette che s'innestano alla provinciale, pure sviluppandosi
su una terra piatta come un bigliardo, sono contorte e tortuose, con
curve crude , violente. Strade inaccettabili per il cittadino
rimbecillito dalla smania della velocità, ma logiche, necessarie per
chi lavora la terra ed è, perciò, geloso dell'integrità della sua
unità poderale.
Il
decimo clandestino pag. 60 |
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La
villa Rossa era la sede della cooperativa ed era stata affittata ai
socialisti per un compenso simbolico dal padre di Guareschi, Primo
Teodosio Augusto, che l'aveva fatta tinteggiare di rosso. A Fontanelle
, i vecchi ricordano bene Primo Augusto Guareschi: era davvero l'uomo
che il figlio descrisse nelle storie che aprono il primo volume su Don
Camillo. Era alto, magro e potente, con lunghi baffi, un grande
cappello, la giacca attillata e corta, i calzoni stretti alla coscia e
gli stivali alti. Dicono che faceva paura quando si piantava a gambe
larghe davanti a qualcuno, ma tutto sommato era un uomo
pacifico,......
-
Beppe
Gualazzini -Guareschi- Editoriale Nuova Milano
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VIA PROVINCIALE
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